lunedì 26 marzo 2012

Come cambiano i media?

La scorsa settimana a Londra si è svolto il Guardian Changing Media Summit. Sul sito di The Next Web si trovano alcuni appunti interessanti.
Riporto qui alcuni dati:
- gli americani guardano più film online che in DVD;
- a conferma di ciò, è più diffuso lo streaming online che il noleggio dei DVD;
- si sta diffondendo anche in Europa l'uso di smartphone e tablet per leggere le notizie: in uno studio condotto sul 36.9% degli utenti smartphone in Francia, Germania, Italia, Spagna e Inghilterra si osserva un aumento rispetto all'anno scorso del 74% degli articoli letti attraverso dispositivi portatili;
- circa il 9% degli accessi alle notizie negli Stati Uniti avviene attraverso segnalazioni su Facebook e Twitter;
- gli iscritti alla versione digitale a pagamento del The New York Times sono circa mezzo milione;
- i lettori che leggono The Economist in versione digitale lo fanno in modo tradizionale, come se fosse il magazine stampato, impiegando nella lettura circa due ore. Il CEO ha specificato "per ora".

giovedì 15 marzo 2012

Il te (tea) su Twitter nell'ultimo mese

Ho fatto un po' di prove con visual.ly, molto divertente e decisamente semplice da usare. Per ora è possibile generare infografiche dell'andamento di una parola chiave su Twitter nell'ultimo mese e confrontare le performance di due profili diversi. Inoltre, a volersi fare del male, si può ottenere un'infografica che rappresenta in sintesi come "appariamo" su Facebook.
Il servizio immagino che si articolerà, comunque già ora c'è di che divertirsi. Io ci ho passato una buona mezz'ora, scoprendo che anche tra gli utenti Twitter esiste una discreta fetta che si interessa al te (tea)...


mercoledì 7 marzo 2012

La sindrome da Angry Birds

Lanciare uccellini arrabbiati contro improbabili maialini verdi è uno "sport" alquanto diffuso, anche se visti i sintomi e la dipendenza che induce forse sarebbe più opportuno parlare di sindrome... Infatti, sono già stati lanciati più di cento miliardi di pennuti, cioè tanti quanti si stima siano quelli esistenti sulla Terra. Questo secondo uno studio svolto qualche mese fa da aytm.com (società specializzata nelle analisi di marketing in stile "DIY") e illustrato da questa infografica. L'analisi ha rilevato che le vittime più colpite dalla "sindrome" di Angry Birds sono giovani maschi single (sotto i 24 anni). Ma anche gli altri e le altre non scherzano. Nei single, però, i sintomi sembrano essere più gravi, con irritabilita' e rabbia manifesti in caso di insuccesso. Ma l'effetto prevalente è la gioia, nonché, pare, la liberazione di dopamina precedente il lancio, quando si assapora già in bocca la vittoria. Inoltre, colpisce indistintamente utenti Apple, Android e Windows, nessuno si salva da questo "virus".

Intanto la Rovio, la società che ha lanciato (...) il gioco è valutata oltre un miliardo di dollari, cifra non male per una versione moderna di un gioco di enigmistica.

Secondo un articolo di Michael Chorost su Psychology Today, sempre riassunto nell'infografica qui sotto, il successo del gioco risiede in questi fattori:

1) semplicità, l'accesso è immediato, non c'è una curva di apprendimento

2) è gratificante

3) è realistico negli effetti, nel senso che gli oggetti si muovono come uno si aspetterebbe

4) è divertente, grazie ai suoni, alle animazioni, all'aspetto buffo degli animaletti, delle loro espressioni e delle scenette.

L'unico antidoto pare sia la disintoss... ehm, disinstallazione, ma pochi ce la fanno a fare questo passo...

(eh, no, io no, non l'ho disinstallato)

Source: aytm.com via Marika on Pinterest

giovedì 1 marzo 2012

In caso di incendio #twitter

A fuoco tutto

Ho già parlato altrevolte di Lytro, la fotocamera digitale in grado di registrare con un singolo scatto più piani focali. In questo modo, in qualsiasi scatto, tutto è a fuoco.
È un oggetto che mi incuriosisce, non solo perché ovvia al classico problema delle foto sfocate, ma perché è in grado di restiturci con un singolo scatto le molteplici realtà di uno spaccato fotografico. A posteriori, scegliendo piani di messa a fuoco diversi, tutto può cambiare: si vedono cose mai viste, cambia il tipo di emozioni suscitate, in breve, facilmente capiterà di stupirsi.
D'accordo, è la scoperta dell'acqua calda, chi usa la reflex è abituato a "manipolare" la percezione della realtà con la messa a fuoco, ma questo oggetto fa qualcosa di più. Ti permette di farlo dopo, con calma, a casa e, in particolare, con foto di oggetti in movimento. Perché finché si tratta di fotografare un albero, (quasi) tutti sono in grado mettere a fuoco il soggetto, ma se si parla di fotografare il salto di un delfino, ammesso di riuscire a inquadrarlo, quanto ci perdiamo nella mancanza di possibilità di scegliere con calma la messa a fuoco? (o "le" messe a fuoco).
Ad ogni modo, per sperimentare un po' di questa magia consiglio una visita a questo post su mashable: facendo clic nei vari punti della fotografia si può vedere l'effetto che fa cambiare il piano di messa a fuoco.