giovedì 31 dicembre 2009

La realtà aumentata a portata di telefonino: SekaiCamera

La definiscono un'applicazione per la realtà aumentata che permette agli utenti di comunicare "attacando" post-it digitali al mondo reale: si chiama Sekai Camera, è un software per cellulari lanciato dalla Tonchidot Corporation (Tokio) il 21 dicembre scorso "a livello mondiale" e, si può dire, cambia il modo di condividere, vivere e scoprire il mondo.

Per farla breve: accendi la videocamera del telefono, la punti su un monumento o un prodotto al supermercato e sullo schermo compaiono in automatico post-it con informazioni su quanto stai osservando.
Guardi, per esempio, il Colosseo e vedi una scritta sopra che dice "Colosseo", riprendi un alimento e compare la scritta che ti segnala le calorie che apporta. Oppure, ancora, inquadri un panorama e accanto al sole vedi comparire una romantica frase d'amore o viene riprodotto un brano musicale che ha lasciato lì il tuo fidanzato solo per te.
Il sistema è georeferenziale, si basa sui tag messi da utenti, i quali possono essere filtrati e inseriti con preferenze "private" di visualizzazione (cioè condivise solo tra un gruppo di persone o disponibili a tutti).
Le possibilità relative alle informazioni visualizzabili sono infinite: dall'evidenziare gli spot wi-fi, i negozi con saldi, il luoghi dove mangiare vegetariano, i punti di interesse storico, se qualcuno che conosciamo è stato in uno dei posti che stiamo visitando e ha lasciato dei commenti/consigli.
Il sistema permette di filtrare il tipo di informazioni a cui si vuole accedere. Per ora si parla di iPhone e Android.
Non è chiaro quanto questo sistema sia già ottimizzato, ma direi che come si vede in questo video siamo a buon punto (video che consiglio caldamente di vedere perché è molto interessante, non solo per la presentazione del prodotto, vedere per capire...).

I tecno-bocconcini finalisti del 2009 - seconda parte

In questo post mi limito a censire le "best mobile application":

- foursquare: è un applicazione molto molto curiosa (vorrei conoscere la mente diabolica che c'è dietro). E' a metà tra un gioco, un social network e un sistema di advertising dal basso. In pratica, l'applicazione permette di fare quello che viene definito il check-in: cioè, quando ci si sposta si può decidere di indicare agli altri utenti dove siamo (indicando per esempio bar, ristoranti, cinema etc), raccontare cosa sta succedendo e fare delle recensioni-consiglio (per es. sono stata nel ristorante X e fanno la pasta alla carbonare in modo eccezionale). A che pro tutto ciò? Ci sono tre livelli di motivazione: facilitare l'incontro tra le persone (vedo che uno è in zona, lo raggiungo), scoprire cose da fare e luoghi da scoprire grazie ai consigli, guadagnare punti e salire di "grado" in una specie di competizione a "chi scopre di più". Diverse attività permettono di guadagnare punti: trovare un nuovo locale, fare una recensione etc. In alcuni casi si acquisisce la carica di "mayor", grazie alla quale si può usufruire di sconti in locali convenzionati. Inoltre, il sistema memorizza e rielabora le segnalazioni in modo da suggerire posti e situazioni che potrebbero interessare per analogia. Funziona con tutti i cellulari dotati di browser (anche con gli altri ma solo via sms e negli USA)
- Google voice: è un sistema che sfrutta il VoIP per mettere in collegamento più telefoni. In pratica, si sceglie il numero "google" e lo si associa a più telefoni (per es. cellulare 1, cellulare 2, telefono di casa) e si impostano delle regole, per esempio che suoni uno o più telefoni (e quali) a seconda del numero che chiama, oppure, anche che per certi numeri parta direttamente la segreteria telefonica... L'utilità è indubbia: con un solo numero di telefono, si può decidere chi può disturbarci solo sul telefono del lavoro, su quello personale e su quello di casa.
- Gowalla: anche Gowalla è un servizio/gioco con un funzionamento simile a foursquare. Il "gioco" invita a scoprire posti andandoci di persona, a trovarli in Gowalla e fare il check-in, inviando l'informazione su Twitter e Facebook, e acquisendo su un passaporto virtuale "francobolli", spille etc. Ogni segnalazione (che può essere creata anche dall'utente se il posto non è stato segnalato da altri) è detta spot. Queste possono essere generiche, legate ad un'esplorazione normale, oppure tematiche "da collezione". Per esempio, esistono i "trip" dei percorsi da effettuare con diversi spot da visitare, per concludere il gioco bisogna visitarli tutti. Il tutto si basa su sistemi di geolocalizzazione. Spulciando nel sito ho visto che esiste sia per iPhone che per Android, non ho trovato riferimenti ad altri sistemi operativi.
- Kindle for iPhone: su questa applicazione non mi dilungo, è un lettore in grado di leggere e gestire i formati ebook del Kindle (da cui ne consegue che nell'itunes store è possibile acquistare libri da leggere sull'iphone, venduti da Amazon, per questo lettore).
- Skies for Glory: è una simulazione multiplayer 3D in cui è possibile guidare un aereo della Seconda Guerra Mondiale. E' possibile giocare in otto in contemporanea (connessione 3G, wi-fi o bluetooth). Si possono cambiare aerei, ci sono missioni da compiere e aggiornamenti continui per poter affrontare nuove avventure (per ora ho visto esistere solo per iPhone e iPod Touch).
- Tonchidot: con questo software si entra in un'altra dimensione, perché stiamo parlando di realtà aumentata. Questa company ha realizzato quella che chiama la SakaiCamera, un software che trasforma la telecamera del cellulare (citati iPhone e Android) in un "filtro" per evidenziare la presenza di tag. In pratica, si punta la telecamera su oggetti, strade, monumenti e sullo schermo del telefonino, oltre all'immagine della ripresa, compaiono delle "nuvolette" con del testo che indicano di cosa si tratta (ora però ci dedico un post apposito per cui non mi dilungo).

Ho votato quest'ultimo, la SakaiCamera di Tonchidot, perché la realtà aumentata ha potenzialità immense, con impatto importante sulla vita quotidiana e, ovviamente, sul modo di guardare il mondo.

lunedì 28 dicembre 2009

I tecno-bocconcini finalisti del 2009 - prima parte

Imperterrita, TechCrunch ha lanciato anche quest'anno la votazione per i migliori TechCrunchies dell'anno. Ed io, altrettanto, imperterrita, come l'anno scorso, mi guardo i candidati uno per uno e pubblico i miei appunti in un post. Qui potete trovare quelli del 2008. Per votare i TechCrunches invece andate qui (fino al sei gennaio 2010). I dati riportati sono quelli che ho trovato in data odierna nei siti relativi. Quest'anno però li divido in più post, altrimenti non arrivo alla fine. In questo, le prime due categorie.

Best internet application
- Animoto: l'anno scorso era candidata per il "design", si tratta di un servizio, nato (o adottato, non ho capito bene) da una costola di Amazon, per realizzare brevi video-presentazioni mediante il montaggio in automatico di immagini e audio. Ottenuto il prodotto, può essere annidato con un codice dentro altri siti oppure scaricato per fare dei dvd. Il sistema si basa su un algoritmo che analizza la musica considerandone i diversi aspetti e monta le foto in modo da avere un effetto ritmico e armonico, in grado di "suscitare emozioni" (così pubblicizzano e, in effetti, devo dire che i risultati sono piuttosto gradevoli). Sono disponibili applicazioni per iphone e per Facebook. Il servizio è gratis per presentazioni di 30 secondi, dopodiché si paga un canone annuo che dipende (sostanzialmente) dal fatto che si faccia uso personale (30 euro) o professionale (249 euro).
- DropBox: l'anno scorso era candidata come la miglior startup del 2008. Il sistema è semplice quanto geniale (un po' uovo di colombo): si tratta di un hard disk online, in cui caricare i propri file per accedervi con diversi computer (forse un giorno sostituito da semplici terminali?). Qualcuno potrebbe dire che non c'è niente di più di quello che già si può ottenere con un semplice hosting su un server, ma non è così: intanto è molto semplice da usare e poi permette alcune operazioni, banali nella loro concezione ma molto utili, quali le opzioni di sincronizzazione dei dati tramite un softwarino che si scarica sul computer, di criptazione dei file, di condivisione con terzi, di ricerca dei file. E' multipiattaforma, il che - nel senso più attuale di questo termine - vuol dire che funziona non solo su Win, Linux, Os ma anche su iphone, blackberry e android. Il servizio è gratis fino a 2 giga, per spazi superiori si paga un abbonamento mensile (9,99 per 50 giga, 19,99 per 100 giga).
- Groupon: si tratta di una new entry ed è un servizio che si basa sul "potere dei gruppi di acquisto". In pratica, ogni giorno sul sito si possono trovare offerte per acquistare prodotti o servizi (ristoranti, bar etc) a Londra ad ottimi prezzi, ma solo se questi sono comprati da un certo numero di persone. Quindi, gli utenti cercano nel sito l'offerta che li interessa, la "prenotano" (lasciando anche le info per il pagamento con la propria carta di credito) e se un numero minimo stabilito dal venditore prenota la stessa offerta, questa diventa operativa. Per esempio, se si vuole comprare il prodotto X, l'offerta potrebbe essere che se l'acquisto viene fatto da 50 persone a ciascuno costerà 50 euro invece che i 70 euro che si trovano normalmente in commercio.
- Mog: è un sistema per scoprire, ascoltare e condividere la musica ascoltata attraverso social network (oltre che per conoscere altre persone con gusti musicali simili ai nostri). Purtroppo il servizio - che è a pagamento - non è attivo in Italia (questione di Royalties).
- Posterous: l'anno scorso era presente tra i candidati alla "miglior start up in ambito mobile", siccome l'avevo già recensito e non è cambiato nulla, ricopio semplicemente qui i miei appunti: "Appartiene ai siti che non conoscevo ma che trovo pericolosamente attraenti. Funziona cosi' (traducendo alla meglio dal sito): attraverso la propria email si manda ad un indirizzo fisso del testo con allegati (foto, video, mp3 o altro), il tutto viene automaticamente pubblicato in una pagina web pubblica con un indirizzo personalizzato che viene comunicato con il reply alla nostra email. Ovviamente e' gia' dotato di feed rss, sistema per i commenti e per inserire codici vari per i widget." Confermo quanto scritto l'anno scorso: è un sistema veramente molto interessante. Lo spazio disponibile è di 1 giga ed è gratis. Si annunciano servizi "premium" a pagamento in futuro. Rispetto all'anno scorso sono comparsi i sistemi di integrazione con i vari social network.
- Yelp: presente anche l'anno scorso come candidato a "miglior servizio web"(che io avevo votato). Si tratta di un sistema (spin off di PayPal) che restituisce le recensioni dei posti dove andare a mangiare, dove fare acquisti etc su base locoregionale. Come ho scritto l'anno scorso, una specie di "pagine gialle" con le recensioni e diversi sistemi di condivisione e social networking. Funziona negli Stati Uniti e in Inghilterra.
Quest'anno ho votato per DropBox, perché credo sempre di più che il futuro dello storage dei dati (per quanto - confesso - mi inquieti), sia l'online.


Best social application
- Aardvark: in sostanza si può dire che è un motore di ricerca che opera dentro Facebook con l'obiettivo di analizzare i dati pubblicati per trovare le risposte a domande all'interno del social network. In pratica, si digita la domanda, Aardvark cerca la persona che su Facebook potrebbe rispondere a questa domanda (nell'ambito di tre gradi di separazione tra i nostri contatti su FB) e gliela pone (ehm ehm, scusate se è poco...)
- Brizzly: è una sorta di interfaccia per Facebook e per Twitter che filtra e organizza le informazioni, in particolare: facilita l'individuazione dei trend d'interesse e li mantiene in primo piano; espande gli allegati inseriti dagli utenti in twitter come per esempio le foto, gli indirizzi web completi e i video di youtube; permette di "silenziare" gli utenti di cui non vogliamo leggere i twit momentaneamente; infine, permette di caricare facilmente delle fotografie in twitter (più facile provare ad usarlo che spiegare che cos'è...).
- DailyBooth: non l'ho provato, ma dalla descrizione che vedo sul sito e in giro, direi che si tratta di un social network in cui si possono pubblicare foto e aggiornare il proprio status.
- FarmVille: su FarmVille non mi dilungo, è il gioco che ha letteralmente "impestato" FB negli ultimi mesi (per eventuali newbe giunti fin qui: è una sorta di gioco di ruolo in cui ciascun utente può costruire la propria fattoria ideale)
- SocialVibe: anche SocialVibe è un'applicazione per Facebook ma con una funzione molto particolare, quella di aggregare le persone intorno ad un'associazione o a una "causa" che sostengono (es. per un'associazione per la cura di una determinata malattia oppure di una contro la fame nel mondo). Il sistema prevede la generazione di badge da pubblicare sul proprio profilo e un sistema per la raccolta di fondi.
- StockTwits: è un'applicazione desktop per Twitter, permette di selezionare, seguire e partecipare a conversazioni in ambito finanziario. La cosa curiosa è lo store che vende bandane e cappellini con il logo del sito, un merchandising a cui sinceramente non avrei mai pensato...
Ho votato Aardvark perché ho un debole per i motori di ricerca: hanno un pregio che non ha prezzo, fanno risparmiare tempo.

venerdì 25 dicembre 2009

Un pensiero alla vigilia di Natale

Guardavo questo video e ho pensato a tutti quelli che sanno sognare in grande per le cose importanti e per le piccole cose, allora mi sono detta: che il mio augurio sia un Natale che ci porti sogni e idee per rendere tutto ciò che ci circonda un posto migliore.

(sto diventando mielosa, lo so... ma mi piacciono i sogni)

Mag+ from Bonnier on Vimeo.

mercoledì 16 dicembre 2009

oltre l'ebook...

Come non detto. Nell'ultimo post ho scritto che pensavo che la prossima evoluzione tecnologica ci avrebbe portato dei netbook con doppio schermo, "normale" e "ebook" e poi è arrivato il Nook, il quale va oltre perché i due schermi non sono alternativi ma interagiscono.
Bene, il netbook che io immaginavo esiste già (in realtà si tratta di un incrocio tra un ebook reader ed uno smartphone ed è molto meglio di quello dei miei pensieri... ), si chiama Entourage Edge e sarà in vendita da febbraio a 490 euro dallo store online di Entourage Edge (almeno così si sente nel video qui sotto e si legge nel sito): ha un doppio schermo (epaper + "normale"), in cui la parte epaper è interattiva (si possono prendere appunti, selezionare) e quella"normale" è touchscreen, utile per navigare in internet, per vedere contenuti a colori e/o dinamici. Ovviamente anche qui i due schermi in qualche modo interagiscono (non mi è chiara l'entità dell'interazione).
Il tutto fa capo a un vero microcomputer stile smartphone. Non mancano amenità come uscita per le cuffie, un registratore audio , un formato bello grande e disponibilità in diversi colori per la cover.
Sistema operativo: Android.

venerdì 11 dicembre 2009

Nook, l'anello di congiunzione

Fino a pochi mesi fa pensavo che il futuro ci riservasse dei netbook (o meglio dei tablet pc) con schermi a doppia funzionalità, in cui, a seconda dell'esigenza, avremmo potuto scegliere se utilizzare la modalità "computer" o la modalità "ebook" a basso consumo di batteria e di...occhi (magari un doppio schermo: sul fronte normale, sul retro un ebook). L'idea mi era venuta giocherellando con un OLPC, dove c'è la possibilità di usare due tipi di illuminazione dello schermo e mi era sembrato la naturale evoluzione.
Invece no, si può fare di meglio e di più: si chiama Nook, l'anello di congiunzione (l'ennesimo, perché tali sono ormai anche i pocket pc, anche se su altri fronti....) tra il computer e il libro, dove le due tipologie di schermo non sono alternative ma convivono e interagiscono sinergicamente, grazie anche al touchscreen.
Trovo la cosa elegantemente geniale.
A questo si aggiunge il sistema operativo indubbiamente più "cool" del momento, Android (meno "cool" la possibilità di leggere praticamente solo formati proprietari, difficile credere che questo vincolo resti a lungo infranto...).
L'annuncio di ottobre da parte di Barnes&Noble mi aveva già incuriosito a sufficiente, ma i video che stanno circolando degli unboxing in questi giorni mi hanno tolto qualsiasi dubbio: le novità sembrano piccole (un "piccolo" schermo touch a colori, android, wireless, due piccole casse audio), ma sono enormi, perché cambiano notevolmente le potenzialità e la modalità di fruizione: non solo lettura e visione di inserti a colori (nonché sicuramente video, se non ora in un vicino futuro), ma prospetta funzioni di navigazione in internet e di interazione attiva con il testo. A tutto ciò si aggiunge anche un'estetica da competizione (facile a vincersi perché, a parte il SonyReader, che ha una sua discreta eleganza, gli altri ebook reader non eccellono certo per il design...), si tratta di un oggetto veramente bello, ben rifinito, con attenzione nei dettagli e nei materiali (almeno così pare dai video, anche se sicuramente con aspetti migliorabili, in particolare nella velocità di risposta), compreso il packaging che può fare invidia alla Mela. Altre caratteristiche: accesso gratuito alle rete all'interno dei negozi Barnes and Noble (il che vuol dire anche una massiccia presenza di questi ebook reader all'interno dei negozi di libri, altra discreta novità, nonché motore propulsore di una certa potenza...).
Intanto, la lotta tra gli highlander della tecnologia (intesi come categorie di oggetti) diventa sempre più perigliosa: ne resterà solo uno? Sarà un telefono con funzioni di tablet e ebook? Oppure un tablet con funzione di telefono o ebook? E le console tipo Nintendo DS e PSP? Ormai il tascabile è a portata di mano, il multifunzione pure, non ci resta che ticchettare le dita sul tavolo in attesa di una nuova rivoluzione tecnologica del quotidiano che, giunti a questo punto, se tarda ad arrivare è solo a causa di fattori culturali e commerciali, non certo di possibilità tecniche ed economiche...
Dura vivere in queste fasi di transizione... in attesa che "everywhere & anytime" faccia rima anche con "just one in my pocket" (o forse, chissà, in un paio di occhiali... ok ok, sto esagerando... lo ammetto).

Ecco qui uno dei tanti unboxing: