lunedì 19 maggio 2008

DUE!!!

[intervallo] - senza parole...

domenica 18 maggio 2008

da terreno agricolo a terreno edificabile...


Intervallo.
Un giorno tiri su le serrande e scopri, di colpo, come mai nel vaso non crescevano le piante di cui avevi interrato i semi. O, dov'erano finiti quei pochi germogli che erano spuntati.
Un bipede piumato ha deciso di edificare il suo nido proprio nel vaso, di fianco alla pianta di rosmarino. Villa con giardino.
Pensavo che il nido della tortora nei fili del telefono (che ho postato qualche giorno fa) fosse una cosa curiosa, ma un piccione che cova il suo uovo dentro il vaso sul davanzale devo dire che mi ha lasciato abbastanza basita...
Vabbè, vedremo come prosegue questa situazione imbarazzante e se fra ca. 18 giorni nascerà o meno il pulcino...

venerdì 16 maggio 2008

per necessità di cronaca...

ieri è stato presentato anche in Italia l'eeepc 900 della Asus, chissà se sarà possibile vederne veramente nei negozi, oltre ai costosissimi fratelli d'elite...
Il costo, però, non è allettante come il suo avo, l'eeepc 701 (299 euro), in quanto è 399 euro, sia linux che windows (la differenza è che su windows (12GB) c'è meno memoria fissa che su linux (2GB) - anche se ieri si "sussurrava" che microsoft volesse ribassare il costo della sua licenza per questi dispositivi per poter essere competitivi... ;o)). Però lo schermo è più grande, il processore un pò meglio (ma bisogna aspettare forse l'autunno o fine anno per avere un serio miglioramento anche su questo fronte con l'Intel Centrino Atom - eeepc 901).
qualche info in più qui e qui.

martedì 13 maggio 2008

blogosfera

è un salvaschermo, in tempo reale indica i bloggers attivi sul mappamondo... Si scarica qui. (e qui c'è il blog del progetto e qui il link al motore di ricerca per i blog).

lunedì 12 maggio 2008

usi alternativi dei cavi telefonici...

Ero rimasta attonita quando avevo visto che gli uccelli e gli altri animali selvatici non erano affatto turbati a Cape Canaveral dai lanci spaziali, anzi, ma questa tortora non è da meno per disinvoltura verso la tecnologia umana...

domenica 11 maggio 2008

la coda lunga non è solo nel web

Sempre dal Salone del Libro di Torino. Nell'incontro La coda lunga di internet, moderato da Carlo Massarini, tante cose interessante. Tra le varie cose sentite, mi hanno colpito soprattutto le considerazioni di Enzo Mazza, Presidente FIMI Feredazione Industria Musicale Italiana, che ha raccontato di come si sta assistendo ad un vero e pesante cambio generazionale, un problema che va oltre la pirateria (a cui, per inciso, corrisponde circa l'80% della musica in circolazione secondo le loro stime), che ha portato alla crisi del mainstream. In pratica, lo coda lunga* non è solo un fenomeno di internet, ma generale. Le hit sono sempre meno hit e i cd a catalogo (cioè quelli che smettono di vendere "tanto" e possono essere ribassati di costo) vendono sempre di più - sotto Natale, pare siano stati una gran fetta del mercato.
Massarini ha chiesto ad Enzo Mazza se, secondo lui, tra cinque anni ci saranno ancora le case discografiche e lui ha risposto che ci saranno ancora, ma non come le immaginiamo ora. Visto che arginare la pirateria del download p2p è un'impresa praticamente impossibile e, comunque, le dinamiche del mercato stanno cambiando, con le nicchie costituiscono il grosso delle vendite, si stanno organizzando diversamente. In particolare, le rendite non derivano più tanto dalla vendita dei CD ma da altri diritti sui contratti degli artisti (per esempio, una percentuale sul loro compenso derivano da pubblicità).
Un modello sperimentato di recente e che pare funzionare è il free: il singolo viene dato gratuitamente, o addirittura il CD intero via web mentre si vendono - e a caro prezzo - i cofanetti, in cui ci sono gli extra, interviste, poster e altro.
Due esempi tra tanti:
- Radiohead, che hanno rilasciato l'ultimo album (ehm, dopo aver rotto con la EMI), In Rainbows, ad ottobre 2007 in download a offerta libera (ehm, pare che non siano stati particolarmente contenti di scoprire che le offerte libere sono state esigue...), quindi a fine 2007 hanno iniziato la commercializzazione sottoforma di un pacchetto cd+vinile+mp3+varie (foto, brani aggiuntivi...) piuttosto costoso.
- Nine Inch Nails, il cui ultimo album, uscito il 5 maggio, è disponibile gratuitamente per il download qui. Non solo è gratis, ma è Creative Commons con esplicito invito ad usare come si preferisce e remixare a piacere. Per gli amanti del genere, da giugno sarà possibile comprare la versione incisa su un disco di vinile...
e poi circa qualche altro migliaio di esordienti, e meno esordienti, che da tempo mettono liberamente a disposizione la propria musica.


*fenomeno per cui in internet il grosso del mercato è fatto da prodotti di nicchia e non dalle hit (il termine deriva dal grafico delle vendite dei singoli prodotti, che ha un picco - le hit - e una lunga coda, l'area sotto la coda è maggiore di quella sotto le hit) - il termine è stato coniato da Chris Andersson in un articolo su wired quattro anni fa, e ben illustrato nel suo libro La coda lunga, Codice Edizioni (per l'Italia), a cui magari più avanti dedico un post...

e l'ebook reader diminuilì lo spreco di carta....

Dalla Fiera del Libro di Torino. E' un piacere girare tra scaffali pieni di libri, ascoltare i commenti degli autori, partecipare alle conferenze (come sempre centinaia, come sempre impossibile orientarsi, come sempre alto il livello non solo culturale ma anche dell'audio dello stand di fianco... pazienza, non perde il suo fascino e tutto, sommato, nemmeno i visitatori...).
Girando tra gli stand, non passa inosservata l'iniziativa del quotidiano La Stampa, che in partnership con Simplicissimus, attiva un servizio innovativo per l'Italia (ben inteso, per l'Italia, nel resto del mondo è già storia da un pezzo...): la possibilità di abbonarsi alla versione elettronica del quotidiano scaricabile gratuitamente direttamente sull'ebook reader iRex iLiad, semplicemente connettendosi via wi-fi ad una rete internet (oppure via LAN). Così, al mattino, senza nemmeno necessità di uscire di casa, si può leggere il giornale. Un giornale che, dopo averlo letto, non devo buttarlo... Insomma, meno spreco di carta, più comodità e magari, un giorno, un quotidiano più flessibile, perché non legato ai rigidi orari della stampa... con notizie che possono arrivare in tempo reale sul lettore.
Il lettore Rex iLiad di suo ha numerosi pregi, oltre alla tecnologia e-ink che consuma poca energia e, soprattutto, non affatica lo sguardo. Intanto un sistema operativo Linux e altri applicativi opensource, uno schermo molto grande (più di quelli dei normali lettori di ebook) - forse un pò tanto per la praticità di portarlo dietro ma migliore per la lettura dei pdf, una matrice attiva di casa Wacom che permette di prendere appunti sia sui testi in lettura che in un apposito blocknotes. Nonostante, a mio avviso, la tecnologia degli ebook sia ancora un pò acerba - ma non per questo non appetibile - l'unico vero problema resta il costo, ancora molto alto (stiamo parlando di cifre che oscillano tra i 400 e i 500 euro a seconda del modello; per un'ebook della sony 299 euro, il kindle 399 euro e quest'ultimi non hanno la matrice attiva), che fatica a competere con i tablet pc e con i portatili. Il vero vantaggio è il piacere della lettura su un supporto che sembra veramente carta, con un consumo energetico così basso da non dover far preoccupare di restarne senza all'ultima pagina...
Incollo qui un video di un anno fa - ma il dispositivo è lo stesso:

giovedì 8 maggio 2008

johnny lee sale sul palco

Nel sito del TED (Technology, Entertainment, Design) johnny lee sale sul palco per presentare il suo sistema che riproduce uno schermo interattivo usando semplicemente il telecomando del wii e un software che ha sviluppato appositamente (e messo gratuitamente a disposizione). Poi quando ci aggiunge la videocamera... beh, a quello non si riesce proprio a credere anche se lo si sta guardando...
(avevo già postato in merito, ma lo riposto, perché continua a lasciarmi a bocca aperta e perché il sito stesso è molto bello e pieno di idee carine, oltre ad essere fatto molto bene: "vale il giro"). Ripeto, continua a sembrarmi fantascienza... e invece, basta l'idea, 40 dollari e un pò di voglia di smanettare...






intervallo















birrificio lambrate, milano.

lunedì 5 maggio 2008

video "illuminante"

sempre quelli di the commoncraft, di cui avevo postato il video su cos'è twitter. il tema è "perché sostituire le lampadine a incandescenza?", sempre con la stessa tecnica (che continua a piacermi molto) e che segnalo anche perché mi sono accorta che i loro video sono disponibili sottotitolati in molte altre lingue oltre l'inglese e la sottotitolazione è fatta da altri utenti usando il service (gratuito) dotSUB. (per far comparire o cambiare i sottotitoli fare clic sulle frecce in basso a sinitra, di fianco al simbolo dell'altoparlante, finché non si trova il linguaggio desiderato)

venerdì 2 maggio 2008

quante informazioni nelle nostre foto?

non mi riferisco a quelle che si possono dedurre guardando le immagini, ma a quelle nascoste dentro il file: molti lo ignorano, ma tutte le volte che scattiamo una foto con una macchina digitale a questa sono associate informazioni di varia natura: ma chi carica le proprie foto nei siti come Flickr, lo sa, compare sempre l'elenco di informazioni tecniche relative a quale macchina fotografica abbiamo usato, quando abbiamo fatto la foto e così via (talvolta può anche darsi che i software che usiamo per modificarli ci incidano sopra anche il nostro nome).
Lo spunto per questo post mi viene da uno di Cory Doctorow su BoingBoing di ieri proprio su questo argomento.
Non solo ci sono tracce ben chiare incise nei nostri file, ma esiste una specie di impronta digitale della macchina fotografica: anche eliminando i dati nascosti nel file, comparando foto diverse è possibile identificare un pattern comune (per esempio la distribuzione di un disturbo) che caratterizza in modo univoco una macchina fotografica. In pratica, se uno ha a disposizione alcune vostre foto è in grado di sapere se una terza che avete pubblicato su un sito è vostra (o per lo meno fatta con la vostra macchina fotografica).
Nel blog, una risposta interessante di Michael Kelly, che rileva come questa procedura è nota da tempo nel campo dell'astronomia, dove software di questo tipo sono utilizzati correntemente.
La procedura suggerita è complessa e non alla portata di tutti, alcuni nei post suggeriscono di usare altri metodi, come vari software open source al posto di quanto proposto (o di cambiare macchina fotografica...).
In realtà, è chiaro, il problema si pone solo se uno vuole essere sicuro di non lasciare traccia del suo intervento (per quanto, forse, questo non è un traguardo raggiungibile).
però è anche uno spunto per parlare di quanto su di noi va in giro per il mondo senza che noi nemmeno lo sappiamo, e che qualsiasi cosa facciamo in rete può essere ricondotta a noi, se qualcuno ha dei seri motivi per farlo. (notare: "seri") Insomma, come a dire che la privacy in rete è un concetto molto relativo.